Introduzione al Risarcimento per Mancato Guadagno

Il risarcimento per mancato guadagno rappresenta una componente fondamentale nel campo del diritto civile e del risarcimento danni.

Spesso, a seguito di un incidente o infortunio, può sorgere la necessità di richiedere un risarcimento per le perdite economiche subite a causa dell'impossibilità di lavorare.

In questo articolo forniamo una panoramica dettagliata su come richiedere e calcolare tale risarcimento.

Quando è ammesso il risarcimento del mancato

Per essere idonei al risarcimento per mancato guadagno, è essenziale soddisfare determinati criteri legali. Innanzitutto, l'individuo deve dimostrare che l'incidente o l'infortunio ha avuto un impatto diretto sulla sua capacità di lavorare. Questo richiede una chiara documentazione medica che attesti la natura e la durata dell'incapacità lavorativa.

Inoltre, è fondamentale stabilire un nesso causale tra l'incidente e la perdita di guadagno. Ciò significa fornire prove concrete che

l'infortunio ha precluso la possibilità di svolgere l'attività lavorativa abituale o di perseguire opportunità di carriera.

È importante anche dimostrare una storia lavorativa stabile e coerente, poiché ciò contribuisce a fornire una stima realistica del guadagno

perso.

La documentazione finanziaria e lavorativa giocherà un ruolo cruciale nel processo, permettendo di delineare un quadro chiaro delle perdite economiche subite.

Come Calcolare il Danno da Mancato Guadagno?

Calcolare il danno da mancato guadagno richiede un'accurata valutazione delle opportunità di guadagno future compromesse a seguito di un incidente o infortunio.

È essenziale fornire prove dettagliate dell’ammontare perso, specificando l’entità del danno con precisione.

In situazioni come gli incidenti stradali, un giudice deve considerare non solo i danni materiali al veicolo e i danni biologici alla persona, ma

anche i danni da mancato guadagno derivanti dall’interruzione dell’attività lavorativa a causa degli infortuni subiti.

In questo contesto, si valutano danni come l'impossibilità di utilizzare un bene e i danni futuri dovuti alla perdita o diminuzione della capacità lavorativa.

Questi ultimi si suddividono in perdita di capacità lavorativa generica (incapacità di svolgere qualsiasi mansione) e specifica (impossibilità di

svolgere certe attività, ma con la potenzialità di impiego in altri settori).

Il risarcimento per mancato guadagno si calcola moltiplicando il reddito perso per un adeguato coefficiente di capitalizzazione, determinato sulla base della retribuzione media nella vita lavorativa e categoria di appartenenza dell’interessato.

Si possono utilizzare anche coefficienti specifici approvati da normative per la capitalizzazione di rendite assistenziali o previdenziali o quelli nella responsabilità aquiliana.

Il risarcimento può essere riconosciuto sia come capitale che come rendita, a discrezione del giudice. L’importante è l’accurata determinazione del coefficiente di capitalizzazione.

Per quanto riguarda la distinzione tra lavoratori autonomi e dipendenti, per i primi il danno si basa sul reddito netto più elevato dichiarato negli ultimi tre anni, come chiarito dalla Cassazione nella sentenza n. 11759/2018.

Per i dipendenti, si calcola basandosi sul reddito da lavoro, includendo i redditi esenti e considerando le detrazioni legali.

Passi Legali per Richiedere il Risarcimento

Hai subito un infortunio che ha impattato la tua capacità di guadagno?

Il nostro studio legale offre supporto specialistico per richiedere il risarcimento per mancato guadagno. I nostri avvocati, esperti in diritto

del lavoro e risarcimenti, ti guideranno attraverso ogni fase del processo, dalla raccolta delle prove alla presentazione della richiesta.

Per iniziare a tutelare i tuoi diritti e per una consulenza gratuita, scrivi a studio@toprisarcimenti.it o chiama l'800 034593. Siamo qui per

assicurarti il risarcimento che meriti.